sabato 12 novembre 2016

L'UOMO SENZA LA MADRE DI GESÙ È PERDUTO

La Madre di Gesù
Umile nella sua eterna purezza, pura nella sua immutabile umiltà è la Madre di Gesù. Per questo la chiesa la invoca con le parole: “Purificazione del mondo, Madre di Dio”. Infatti è colei che disperde l’oscura accozzaglia delle nostre passioni brame... è ci preserva dalle tentazioni, e dalle sinistre attrazioni del mondo... ci mostra il cammino della salvezza in mezzo alla tenebra del peccato...

La Purissima Vergine, apparsa ad alcuni santi, disse di loro: "Costui è della nostra stirpe". Parole profondamente significative! Esiste quindi una particolare "stirpe", la stirpe della Madre di Dio e i santi asceti partecipano a questa natura particolare. E' la stirpe predisposta alla verginità dell'anima. Le persone, o meglio gli angeli terrestri, membri di questa misteriosa stirpe già dalla giovinezza, risplendono della mite luce del non terrestre e dell'immacolato. Esse sono segnate già dal seno materno e predestinate a una particolare configurazione dell'anima.
E' come se fossero sottratte alla legge del peccato, come se venissero a noi direttamente dall'Eden quali figli della coppia primordiale e immacolata. Essi compiono senza sforzo ciò che agli altri costa il sudore della fronte, senza fratture si perfezionano  e ascendono di grado in grado, come si dischiude un fiore profumato, senza errare incedono dalla nascita con passo fermo "agli onori della vocazione suprema". Essi sono "gli eunuchi dal seno della madre" di cui parla il Vangelo. La Madre di Dio ha rivelato al mondo un mirabile esempio di questa immacolatezza nella persona dello starec, sacerdote e monaco dai voti solenni della Lavra delle Grotte di Kiev, Partenio, il quale dall'infanzia in poi non conobbe passioni impure e moti carnali e nemmeno tentazioni di tal natura.
Esiste dunque una stirpe particolare della Madre di Dio, anche se non ogni giusto vi appartiene, esiste un tipo superiore di struttura spirituale, la personalità santa (il che non significa ancora che sia senza peccato). In una parola, questa è la sofianità dell'anima che profluisce dalla sorgente della purezza, dalla "Colonna della verginità" che è la Santissima Deipara.
Ecco perché questi angeli in carne, questi monaci per natura, questi fiori del mondo si sentono eletti speciali della Purissima Vergine, la onorano sopra ogni cosa e da lei ricevono grazie, aiuto e prodigi.

Il peccato è infruttuoso, perché non è vita ma morte. La morte trascina la sua misera esistenza soltanto per la vita, a spese della vita, si nutre della vita ed esiste solo in quanto la vita la nutre di se stessa. La morte possiede solo la vita che essa deturpa.
Quando ci troviamo nella malattia, nella povertà, in tutto ciò che ci ferisce, specialmente quando viene respinta e disprezzata la nostra buona volontà, bisogna essere forti e non lasciarsi prendere dallo sconforto - poiché è fatta così questa vita -, ma recitare la giusta preghiera del rosario... L'uomo non può evitare la prova, ma la deve vincere.